Quando ci troviamo a lavorare in gruppo, tendiamo a concentrarci su parole, idee e azioni, dimenticando spesso che il corpo è parte integrante del processo. Tuttavia, il corpo comunica tensioni, connessioni e dinamiche sottili che modellano l’esperienza collettiva. Il corpo personale e il corpo collettivo sono interconnessi. Portare consapevolezza al corpo significa attivare una comprensione più profonda delle relazioni e dei conflitti, trasformandoli in opportunità di crescita e connessione.
Sfide nei processi di gruppo
I gruppi possono essere spazi ricchi di potenzialità, ma anche luoghi di sfida. Malintesi, dinamiche di potere non esplicite, conflitti latenti e difficoltà a prendere decisioni condivise sono ostacoli comuni. Spesso, il corpo è il primo a percepire queste tensioni: una respirazione affannosa, una postura rigida o un senso di pesantezza possono rivelare ciò che le parole non riescono a esprimere.
Ignorare questi segnali significa trascurare preziose informazioni sulle dinamiche del gruppo. Dare spazio al corpo permette invece di portare alla luce ciò che è rimasto implicito, favorendo una maggiore armonia e comprensione reciproca.
La mia esperienza sul campo
Nel mio lavoro, ho avuto l’opportunità di facilitare processi di gruppo in contesti diversi, dai team aziendali alle comunità locali. Ricordo un workshop con un gruppo di lavoro che si trovava in una fase di stallo. Nonostante le discussioni fossero aperte, si percepiva una tensione sottile e non dichiarata. Durante un esercizio, ho invitato i partecipanti a esplorare come si sentivano nel corpo mentre ascoltavano gli altri. Attraverso questa semplice pratica, sono emerse emozioni di frustrazione e disagio che nessuno aveva espresso a parole. Una volta riconosciute, queste sensazioni hanno aperto la strada a un dialogo più autentico e alla risoluzione del conflitto.
In un altro caso, lavorando con un gruppo misto di stakeholder, ho utilizzato un esercizio di movimento collettivo per esplorare i ruoli che ciascuno tendeva ad assumere. Questo approccio ha permesso di evidenziare dinamiche di leadership implicite e di lavorare su un maggiore equilibrio nelle responsabilità.
Strumenti per integrare il corpo nei processi di gruppo
Pratiche di presenza: All’inizio di un incontro, dedica qualche minuto a semplici esercizi di respirazione o movimento per aiutare i partecipanti a sentirsi presenti e connessi. Questo crea un clima più rilassato e ricettivo.
Osservare le dinamiche corporee: Durante le interazioni, fai attenzione ai segnali non verbali. Come si muovono le persone? Quali posture adottano? A volte, un gesto o una posizione nel cerchio possono raccontare più delle parole.
Creare pause consapevoli: Integra momenti di silenzio o riflessione durante le discussioni. Questi spazi permettono ai partecipanti di connettersi con il proprio stato interno e di elaborare meglio le dinamiche in corso.
Sperimentare il movimento: Proponi semplici esercizi di movimento collettivo per esplorare come i partecipanti si relazionano tra loro. Questi momenti possono far emergere schemi nascosti e promuovere nuove modalità di collaborazione.
Accogliere le sensazioni corporee: Invita i partecipanti a notare e condividere ciò che sentono nel corpo durante le discussioni. Questo può rivelare emozioni o tensioni che, una volta espresse, arricchiscono il dialogo.
Un esempio concreto
Durante un progetto con un gruppo intersettoriale, il tema principale era la difficoltà di trovare un linguaggio comune. Prima di affrontare il contenuto delle discussioni, abbiamo dedicato una sessione intera all’esplorazione corporea: i partecipanti, divisi in piccoli gruppi, hanno lavorato su movimenti sincronizzati per rappresentare le sfide che percepivano. Questo esercizio non solo ha rivelato schemi di esclusione e di leadership non dichiarata, ma ha anche creato un senso di appartenenza che ha facilitato le discussioni successive.
Domande per riflettere
- Quali sensazioni corporee provo quando sono in un gruppo?
- Come reagisco fisicamente quando emergono tensioni o conflitti?
- In che modo posso utilizzare il corpo per favorire un clima di collaborazione?
- Quali segnali corporei degli altri mi aiutano a comprendere meglio le dinamiche del gruppo?
Il corpo non è un accessorio, ma un alleato prezioso nei processi personali e di gruppo. Sperimenta l’uso del corpo come strumento di ascolto e trasformazione nei tuoi contesti di lavoro o in ambiti informali. Prova a dedicare più attenzione ai segnali corporei durante le interazioni di gruppo: potresti scoprire nuove chiavi per migliorare le relazioni e affrontare le sfide.
Ogni gruppo è un ecosistema unico, e il corpo può aiutarci a navigarlo con maggiore consapevolezza e apertura. Inizia a esplorare questa dimensione, osservando cosa cambia quando il corpo diventa parte attiva del processo. Il tuo gruppo potrebbe sorprendersi nel scoprire quanta energia nuova può emergere da questa attenzione.